Cascina Macondo
Centro Nazionale per la Promozione della
Lettura Creativa ad Alta Voce e Poetica Haiku
Borgata Madonna della Rovere, 4  -  10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italy
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. -  www.cascinamacondo.com

La Signora Miranda, la sera del 13 febbraio, aveva messo con cura sul suo comodino da notte un calendarietto dove aveva incasellato con il pennarello rosso la data del 14 febbraio, giorno fatidico dedicato a San Valentino.
Quando il marito, un bottegaio rozzo e ignorante, avvezzo a soccombere dinanzi alle sfuriate delle clienti che maldestramente cercava di imbrogliare sulla qualità dei prodotti o sui prezzi, si introdusse nel letto smoccolando contro tutto e tutti, la Signora Miranda portò il suo affondo.
“Caro” disse con la sua vocina di donna rassegnata a subire da trent’anni, o quasi, ogni sorta di angherie.
“Che c’è” rispose il marito in tono scocciatissimo.
“Sai che giorno è domani?” chiese la Signora Miranda.
“Oh già che lo so. Domani è mercoledì e dobbiamo recuperare la partita contro il Brisighella e se perdiamo, retrocediamo.”
“Ma no, domani è la nostra festa! Cioè la mia e la tua” specificando le parti per dare più forza all’avvenimento.
“Ma che festa è?” rispose il marito sempre più scocciato.
“È la festa di un certo Valentino, sai…” e si fermò a mezz’aria, bloccata dall’intervento del marito.
“Ma se mi chiamo Paride, testina! Non te lo ricordi più? Eh, voi donne sarete più longeve, ma diroccate prima di noi uomini” sentenziò con gli occhi a fessura e muovendo il capo da sinistra a destra e viceversa.
“No, volevo dire che domani è San Valentino!”
“Cosaaa!!” rispose il marito mettendosi a sedere sul letto con uno scatto degno di miglior sorte.
“Lo hanno già santificato da vivo!”
“Ma chi?” chiese la moglie tutta allarmata.
“Come chi? Valentino Rossi, no? Eh, ma io l’ho sempre detto, quel ragazzo è un fenomeno. Era il minimo che potessero fare. Guarda invece quella molecola di tuo figlio, incapace e perdigiorno”.
Poiché la situazione stava prendendo una brutta piega, la Signora Miranda tentò un salvataggio “in extremis” e con la forza della disperazione quasi gridò: “Ma no, dai, domani è la festa di San Valentino, protettore degli innamorati!”
A quell’annuncio, il marito sbiancò, poi diventò rubizzo e si gonfiò come un pallone, sbottando di brutto: “Quel santo dei miei… ma lo sai quanto mi è costato in tutti questi anni tra ciondoli, libri, pizze, ristorantini cinesi, un patrimonio!!!”
E voltandosi verso la moglie che rannicchiata e sbigottita non osava proferir verbo, ruggì: “Non citarmi mai più San Valentino altrimenti chiedo il divorzio. Meglio solo che rovinato.”
E così quello che doveva diventare un giorno di intimità, di coccole, di ricordi affettuosi fu cancellato per sempre dal pennarello rosso della Signora Miranda.