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Fiorenza Alineri - un ultimo stupido litigio |
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Scritto da Tartamella | |||
Martedì 17 Maggio 2011 07:10 | |||
SMETTERE O CONTINUARE...? Hai letto questo testo di Scritturalia? Esprimi il tuo apprezzamento, da scarso a ottimo. Non è un concorso. Non c’è nessun premio. Tu e l’autore non vincerete nulla. Perché votare allora? Semplicemente perché il tuo giudizio di lettore anonimo, onesto, schietto e disinteressato, potrà essere utile all’autore. La tua disponibilità a un semplice click come stimolo per lo scrittore/scrittrice a ripensare e a migliorare la propria scrittura…
Affresco romano "Donna con stilo e libro" (detta Saffo)
![]() Cascina Macondo Centro Nazionale per la Promozione della Lettura Creativa ad Alta Voce e Poetica Haiku Borgata Madonna della Rovere, 4 - 10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italy Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - www.cascinamacondo.com
UN ULTIMO STUPIDO LITIGIOdi Fiorenza AlineriCascina Macondo - Scritturalia, domenica 13 giugno 2010 - Aaah! Attento! Freeena! Non hai visto quell’auto?! - Sì! L’ho vista! Stai calma, non è successo niente! - Niente?! Per poco non ci ammazziamo! - È da quando siamo partiti che non fai altro che ripetermi di guidare più in fretta, perché è tardi, e ti ricordo che c’è la nebbia… - Ma siamo in ritardo! Avremmo già dovuto essere a casa di Luigi più di un’ora fa! - Se ti fossi sbrigata un po’ prima… - Sempre colpa mia… È solo una serata tra amici, non c’era alcun bisogno di comprare abiti nuovi, andare dal parrucchiere, di perdere tutto il sabato pomeriggio… - Già, e visto che è solo una serata fra amici non c’era neppure alcun bisogno di lavare-l’auto-dentro-e-fuori-e-controllare-le-gomme-e-cambiare-l’olio-e… eccetera eccetera… - Erano lavori necessari! - Che avresti comunque potuto fare lunedì! - È incredibile come tu riesca a criticare qualsiasi mia decisione piccola o grande che sia… - Tu fai lo stesso! Non te ne accorgi? - Non è vero! - Lasciamo stare! Piuttosto, che cosa hai comprato per Luigi e sua moglie? - Cioccolatini per lei e una bottiglia di vino per lui… - Perfetto! Lei non mangia il cioccolato e lui è astemio! Faremo una splendida figura! - Avresti dovuto dirmelo, io non lo sapevo! - Te l’avevo detto qualche giorno fa! Ma naturalmente quando parlo io chissà dove hai la testa nel frattempo. - No che non me l’avevi detto! Avrai sognato di dirmelo… E comunque, dato che sono tuoi amici, saresti potuta andare tu a comprare i regali… no, troppo comodo vero? Meglio mandare me e poi criticare ciò che ho fatto. - Sei stato tu a volerci andare! - Perché avevo già finito di prepararmi e di sistemare la macchina, mentre tu eri ancora in alto mare… Così ci saremmo sbrigati in tempo e non ci sarebbe stato bisogno di correre, con questa nebbia… - Non incolpare me se tu non sai guidare!!! - Io non so guidare?! Oh, stai zitta, per favore! Non hai fatto altro che lamentarti da quando siamo partiti… è difficile concentrarsi sulla guida con una persona seduta a fianco che non fa che lagnarsi! Non ti sopporto più! - Neanche io! Non facciamo che litigare, da anni, per qualsiasi sciocchezza! - Dovremmo smettere… - Certo! Basta che io non ti contraddica mai…. - Oh smettila! Se non fosse stato per il tuo maledetto ritardo, non sarei andato così veloce, con questa maledetta nebbia, per non arrivare tardi dai tuoi “cari amici” e non sarei andato a sbattere… - A sbattere?! Perché? Siamo andati a sbattere?! - No! Cioè... non so… - Hai detto che non era successo niente! - Be’ io non ho sentito nulla… - Neanche io, però… tutta quella confusione là sotto… guarda... - Là sotto?! Come sarebbe a dire “là sotto”?! - Sì, vedi? Tutte quelle auto, quella gente e poi le ambulanze, la polizia, i vigili del fuoco e questa nebbia terribile... - Ehi! Ma quelli laggiù siamo noi… com’è possibile? - Cretino! Non lo capisci che siamo morti!!! - No. Non può essere vero… - Non c’è altra spiegazione: quella è la nostra macchina - com’è ridotta! - e stanno tirando fuori i nostri corpi e noi… noi siamo qui… - Sì, ma “qui” dove? Siamo ancora in auto, c’è ancora nebbia e … dove stiamo andando? - In Paradiso o all’Inferno, non so, per quel che ricordo, a ricevere un premio o una punizione per come abbiamo vissuto! - Credi a queste favole… - Non sono favole! Anzi, dovresti crederci anche tu, considerando quello che ci è appena accaduto! - Stai tranquilla, comunque non ci succederà niente di male! - Non puoi esserne certo! Anche adesso hai la presunzione di sapere tutto… - Sono convinto di avere ragione! Se solo ti fossi sbrigata un po’ prima… - E se tu avessi guidato un po’ meglio… - Se tu non fossi stata in ritardo… - Se tu avessi frenato in tempo… - Non dirmi che non so guidare! - Però non hai guidato bene! - Colpa tua che mi hai distratto! - Sei tu che non hai frenato… - Vuoi sempre avere ragione... - Sei tu che vuoi sempre avere ragione… - Se non fossi stata in ritardo… - Se tu avessi frenato in tempo... - …………………... - ………………...… LA FORESTERIA "TIZIANO TERZANI" DI CASCINA MACONDO
Il nome "Macondo" che abbiamo dato alla nostra Cascina nel 1992 " Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito. Tutti gli anni verso il mese di marzo, una famiglia di zingari cenciosi piantava la tenda vicino al villaggio, e con grande frastuono di zufoli e tamburi faceva conoscere le nuove invenzioni. Prima portarono la calamita. Uno zingaro corpulento, con barba arruffata e mani di passero, che si presentò col nome di Melquìades, diede una truculenta manifestazione pubblica di quella che egli stesso chiamava l'ottava meraviglia dei savi alchimisti della Macedonia. Andò di casa in casa trascinando due lingotti metallici, e tutti sbigottirono vedendo che i paioli, le padelle, le molle del focolare e i treppiedi cadevano dal loro posto, e i legni scricchiolavano per la disperazione dei chiodi e delle viti che cercavano di schiavarsi, e perfino gli oggetti perduti da molto tempo comparivano dove pur erano stati lungamente cercati, e si trascinavano in turbolenta sbrancata dietro ai ferri magici di Melquìades…"
Si ringrazia Gabriel Garcia Marquez per aver scritto e regalato agli uomini un così grande libro. A lui la nostra gratitudine e il nostro affetto. CLICCA PURE TRANQUILLAMENTE SULLE PUBBLICITA' DI GOOGLE CHE COMPAIONO NEL NOSTRO SITO E CHE TI INTERESSANO
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Ultimo aggiornamento ( Lunedì 01 Agosto 2011 10:11 ) |
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